a cura del Generale Ettore Rolando

BREVI NOTE SULLA COLTIVAZIONE DELLE CAMELIE

Chi ha sempre desiderato coltivare una Camelia, ma non ha mai osato per una sorta di soggezione verso questa pianta così severa ed elegante, può approfittare della Mostra per acquistare una pianta in vaso e cimentarsi nella sua coltivazione. Le esigenze della Camelia, del resto, sono così modeste che ognuno di noi può essere in grado di soddisfare.

La Camelia è una specie dotata di notevoli capacità adattive: ciononostante è sempre da tenere presente che, per uno sviluppo ottimale, predilige siti parzialmente ombrosi e dotati di notevole umidità atmosferica, pur se ben arieggiati: non a caso le più antiche e rigogliose Camelie sono rintracciabili nei giardini ombreggiati, posti a nord, oppure a riparo di alti muri o, ancora, sotto l'ombra di qualche albero. Di notevole rusticità, la camelia può sopportare anche diversi gradi sotto lo zero anche se spesso, a così basse temperature, ne viene pregiudicata la fioritura.

   

Non è adatta per terreni calcarei, che provocano l'ingiallimento delle foglie, prediligendo infatti substrati ricchi di humus, piuttosto acidi e comunque sempre ben drenati, arricchiti con terriccio di sottobosco. L'ultima regola da osservare è quella delle innaffiature regolari, d'estate e d'inverno, con acqua non troppo calcarea: la Camelia, in quanto sempreverde, mantiene attiva la sua vita vegetativa anche d'inverno.

   
Alcuni Consigli Pratici

Per la coltivazione in vaso è consigliabile una miscela di torba e agriperlite, oppure un terriccio vegetale ricco di humus e non troppo compatto, cercando di garantire sempre, sia in vaso che in terra, un perfetto drenaggio: la Camelia richiede molta acqua, specialmente nel periodo della fioritura, ma è sensibilissima ai ristagni, che hanno quasi sempre esito letale.
Il rinvaso è opportuno ogni anno nei primi due o tre anni di vita, successivamente può essere effettuato ad anni alterni: il vaso precedente deve essere sostituito con uno di diametro maggiore del 10%. Tale operazione deve precedere il periodo vegetativo. Per le piante in piena terra è indispensabile una buona pacciamatura con materiale vegetale, che protegge le radici dagli sbalzi termici, frena le erbe infestanti e soprattutto fornisce un continuo apporto di materia organica. La Camelia richiede poco fertilizzante, essendo molto sensibile alla salinità: se possibile, è meglio usare quelli organici, tipo cornunghia, lupino macinato e simili; dovendo ricorrere al chimico, è d'obbligo usare concimi complessi specifici per acidofile e di buona marca, dimezzando le dosi consigliate.

 



 

E' possibile anche il diserbo chimico con adeguati principi attivi, usati nel modo corretto e al momento opportuno. Praticando il diserbo manuale, non usare attrezzi pesanti per non ledere le radichette superficiali che sono le più attive.
Come in inverno è assolutamente necessario riparare convenientemente i vasi per evitare il congelamento totale delle radici, così in estate è da evitare l'insolazione diretta. Le potature, qualora si rendano necessarie, sia per dare una buona struttura iniziale, sia che si tratti di ringiovanire una pianta vecchia o malandata, devono essere eseguite subito dopo la fioritura, mai in autunno. La Camelia in buone e normali condizioni non è soggetta a molte e gravi malattie. I parassiti più comuni sono gli afidi, specie in primavera; si insediano sulle vegetazioni tenere e le danneggiano. Per ovviare a questo inconveniente, basta qualche spruzzatura con acqua saponata; per infestazioni di maggiore rilievo è opportuno consultare un coltivatore professionista.